sabato 28 gennaio 2012


C'è un paio di scarpette rosse
Joyce Lussu

C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora
la marca di fabbrica
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.

venerdì 27 gennaio 2012


‎Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto,odosempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ci ucciderà,partecipo al dolore di migliaia di uomini,eppure quando guardo il cielo,penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà,che ritornerannola pace e la serenità. (Anna Frank)
‎27 Gennaio, Giorno della Memoria

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertold Brecht)

27-1-1945 ---27-1-2012, mai più !


Auschwitz è fuori di noi,ma è intorno a noi, è nell'aria.La peste si è spenta, ma l'infiammazione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo(P.Levi)

L'esercito dei folli
marciò in cielo...
centoquarantamila i disabili,
malati mentali uccisi...
mentre la vera follia marciava
sulla terra
al passo dell'oca .
da :Ausmerzen di Loretta Margherita

Son morto con altri cento, son morto ch'ero bambino: passato per il camino, e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz c'era la neve: il fumo saliva lento nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio; è strano: non riesco ancora a sorridere qui nel vento. Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello, eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento. Ancora tuona il cannone, ancora non è contento di sangue la belva umana, e ancora ci porta il vento. Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare, e il vento si poserà ... La Canzone Del Bimbo Nel Vento (Auschwitz)

Per non dimenticare


‎"La loro vita è breve e il loro numero sterminato; sono loro i sommersi; loro la massa anonima, continuamente rinnovata e sempre identica, dei non-uomini che marciano e faticano in silenzio, spenta in loro la scintilla divina, già troppo vuoti per soffrire veramente. Si esita a chiamarli vivi: si esita a chiamar morte la loro morte, davanti a cui essi non temono perché sono troppo stanchi per comprenderla..." (Primo Levi - "Se questo è un uomo")

Il dialetto


"Il dialetto è come i nostri sogni, qualcosa di remoto e di rivelatore; il dialetto è la testimonianza più viva della nostra storia, è l'espressione della fantasia." Federico Fellini.

sabato 14 gennaio 2012

Arte e Immagine


Facile da realizzare... fotocopiare sul cartoncino azzurro il disegno che va poi colorato con i colori a cera, Alla fine spruzzare il disegno col pennello con la tempera bianca !

Inverno


Fior di neve

Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
(U. Saba)


Inverno

Fili neri di pioppi
fili neri di nubi
sul cielo rosso
e questa prima erba
libera dalla neve
chiara
che fa pensare alla primavera
e guardare
se ad una svolta
nascono le primule.
Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri
la nebbia addormenta i fossati
un lento pallore devasta
i dolori del cielo.
Scende la notte
nessun fiore è nato
è inverno anima
è inverno.
(A. Pozzi)


Inverno

Anche quel muro vecchio
anche quel magro cane
anche il gelo nel secchio
gode il sol, stamane.
(V. Saltini)


Il cielo è basso

Il cielo è basso, le nuvole a mezz'aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi.
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l'ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.
(E. Dickinson)


Inverno

Il ghiaccio inazzurra i sentieri
la nebbia addormenta i fossati
un lento tepore devasta
i colori del cielo.
Scende la notte
nessun fiore è nato....
(A. Pozzi)


Neve

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora,all'infinito:Imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati.....
(U. Saba)


La danza della neve

Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
(A. Negri)


Albero secco

Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.
(W. Ya-p'ing)


Neve

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
Neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora,all'infinito: imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati.....
(U. Saba)


E viene il tempo

E viene il tempo
del corvo nero
sulla neve bianca.
Un'isola di ghiaccio
sopra il fiume
porta il corvo lontano.
E il corvo canta - cra -
io solo sono nero
in questo mondo bianco.
D'estate vorrei essere
bianco come un gabbiano
sull'azzurro del mare,
ma su questo mondo candido
- cra-cra - io solo sono nero.
(E. Borchers)


E' scesa la neve

E' scesa la neve,divina creatura,
a visitare la valle.
E' scesa la neve,sposa della stella,
guardiamola cadere:
Dolce! Giunge senza rumore,come gli esseri soavi
che temono di far male.
Così scende la luna,cos' scendono i sogni....
guardiamola scendere.
Pura! Guarda la valle tua,come sta ricamandola
di gelsomino soffice.
Ha così dolci dita,così lievi e sottili,
che sfiorano senza toccare.
(G. Mistral)


Prima neve

Mi leverò al mattino
tra il ridere pacato dei cristalli
di neve. Cadi, cadi, allegra, buona
Prima neve,
tu sei la prima, sei la prima neve.
I bambini nati in primavera
e gli uccelli non ti conoscevano.
Anch'io sono stupito dal biancore
anch'io stupisco di quest'aria nuova:
nella vecchia città palpita adesso
un che di fresco, come di boschivo.
(B. Sluckij)


Fior di neve

Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
(U. Saba)

Quando di sera nevica

Quando la sera nevica
ogni suono è ovattato
e il silenzio del mondo
ti giunge inalterato.
E sa,senza guardare,
che deve nevicare§nel buio della sera:
Quando la sera nevica
e tu cammini a caso,
senti l'aria che punge
e ti pizzica il naso,
e ti arrossa i ginocchi:
la neve scende a fiocchi
nel buio della sera.
(K. Jackson)

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